Record di medaglie per gli atleti Julbo a Pechino
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martedì 22 febbraio 2022

Record di medaglie per gli atleti Julbo a Pechino

 Dopo due settimane intense e ricche di emozioni, gli atleti Julbo concludono le Olimpiadi di Pechino con 19 medaglie. Sei di più rispetto a quattro anni fa, a PyeongChang. Retrospettiva su queste prestazioni.

Epico. Unico. È difficile trovare le parole giuste per descrivere le emozioni che ci hanno travolto durante queste settimane di gare. Con 19 medaglie, un record, i nostri atleti hanno siglato due settimane eccezionali. Delle alte prestazioni sportive ma soprattutto delle storie umane. Ecco i racconti.

5 febbraio – staffetta mista

L’oro per Boe, l’argento per Simon, Fillon Maillet e Chevalier

 

La sfida tra Francia e Norvegia era attesa. La staffetta mista è stato il preludio di questo duello olimpico. Per la prima prova, su un poligono di tiro spazzato dai capricci del vento, la Norvegia di Tarjei Boe si aggiudica l’oro nello sprint davanti alla Francia. Anaïs Chevalier-Bouchet, Quentin Fillon Maillet e Julia Simon conquistano la prima medaglia della delegazione francese.

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7 febbraio

Anaïs Chevalier, una medaglia attesa

 

Tre anni fa, quando ha deciso di mettere la sua carriera “tra parentesi” per accogliere la piccola Emie nella sua vita, Anaïs Chevalier-Bouchet si è ripromessa che alle Olimpiadi invernali di Pechino ci sarebbe stata. Il 7 febbraio, la ventottenne atleta Julbo ha vinto la medaglia d’argento nella 15 km individuale:

«Quello che mi sta succedendo è semplicemente pazzesco. Pura felicità. Sono venuta qui per ottenere almeno una medaglia in una gara individuale e una nella staffetta, e le ho ottenute. È incredibile.»


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8 febbraio

La prima medaglia di Fillon Maillet

 

Dopo l’argento nella staffetta mista, Quentin Fillon Maillet vince la medaglia d’oro nella 20 km individuale. Il suo primo titolo. Quattro anni dopo una difficile esperienza olimpica, il francese tiene in pugno il suo sogno d’infanzia.

«Il ragazzino che sognava di essere un campione olimpico ha realizzato il suo sogno – spiega. È una sensazione molto forte e una piccola rivincita rispetto alle Olimpiadi di quattro anni fa, che sono state complicate.»

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9 febbraio

Chloé Trespeuch si prende una rivincita

 

Quattro anni fa, a PyeongChang, Chloé Trespeuch ha visto la medaglia scivolarle tra le dita, dopo essere caduta in finale a pochi metri dal traguardo, mentre era in lizza per il podio. Delusa, la savoiarda voleva la rivincita e l’ha ottenuta il 9 febbraio aggiudicandosi l’argento nel boardercross, la sua seconda medaglia olimpica dopo il bronzo vinto a Sochi nel 2014:

«Quando guardo la mia medaglia, vedo tutti gli ostacoli che ho superato. E ho già in mente la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2026.»

12 febbraio

Fillon Maillet in argento e Boe in bronzo

Dopo l’oro olimpico nella gara individuale, Quentin Fillon Maillet prosegue la sua avventura. Nello sprint, vince la medaglia d'argento. E se non fosse stato per un tiro mancato, il francese del Giura avrebbe potuto aggiudicarsi l’oro. Quentin ha condiviso il podio con Tarjei Boe, che ha ottenuto il terzo posto. Alla sua terza olimpiade, il trentatreenne norvegese ha vinto la sua prima medaglia olimpica in una gara individuale.

«È una favola. Avremmo potuto scrivere un libro, senza riuscire a raccontare questa storia. Non ho mai pensato di poterlo fare. Provo una grande gioia».

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13 febbraio

Il giorno dei Signori

Questo 13 febbraio è stato un giorno storico per gli atleti Julbo.
In primo luogo, c’è stata la gioia di Maurice Manificat, Richard Jouve e Clément Parisse (accompagnati da Hugo Lapalus), che hanno vinto il bronzo nella staffetta 4x10 km maschile di sci di fondo.

Qualche ora dopo, in una gara perfetta sugli sci e dietro il fucile, Quentin Fillon Maillet aggiunge una seconda medaglia d’oro alla sua collezione, vincendo l’inseguimento. Dietro il francese, un altro atleta Julbo è salito sul podio. Dopo aver vinto il bronzo nello sprint, Tarjei Boe si è aggiudicato la medaglia d’argento.

 

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15 febbraio

Oro e argento nella staffetta

 

Lacrime, fallimenti, rimonte... Questa staffetta 4x7,5 km maschile ha in sé tutti gli ingredienti che fanno le grandi storie. In una gara epica, la squadra norvegese di Tarjei Boe e Sturla Holm Lagreid vince il titolo olimpico.

«È un sogno che diventa realtà, – afferma Lagreid. È il lavoro di un’intera squadra ed è un momento che non dimenticherò mai». 

La Norvegia supera la squadra francese di Simon Desthieux e Quentin Fillon Maillet che erano accompagnati da Fabien Claude ed Emilien Jacquelin. Una medaglia che la Francia aspettava da 16 anni. Con cinque medaglie olimpiche, Quentin Fillon Maillet entra nella storia dello sport francese diventando l’atleta transalpino più premiato in un’unica Olimpiade invernale.

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18 febbraio

Il sorriso d’oro di Justine Braisaz

L’appuntamento di una vita. Per Justine Braisaz, è stato il 18 febbraio. Dopo una quindicina di giorni difficili, la venticinquenne originaria della Savoia ha realizzato la gara perfetta nella mass start femminile e ha conquistato il titolo olimpico; è la sua seconda medaglia, dopo il bronzo vinto a PyeongChang quattro anni fa.

«Ero scioccata quando ho tagliato il traguardo, non mi sono resa conto di essere la campionessa olimpica, – ha detto con emozione. È semplicemente magico. Un momento che voglio condividere.»


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Anche da leggere: Con cinque medaglie olimpiche, Quentin Fillon-Maillet passa alla storia

 

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