Anne-Lise Rousset

Trail

È fondamentale fare le cose con piacere

Paese
Francia
Nato/a nel
1988

14 giugno 2022. Un attimo di storia, un momento per la storia. Il giorno evapora nel caldo di un tardo pomeriggio. A Conca, nella Corsica del sud, la gente ride. Grida. Piange. Con 35 ore e 50 minuti di fatica, Anne-Lise Rousset ha battuto il record femminile sul GR20. La giovane atleta ha addirittura frantumato un record che resisteva da dieci anni (41h22’), appena undici mesi dopo aver accolto nella sua vita, con il marito Adrien Séguret, il piccolo Faustin, suo figlio. Il coronamento di una campionessa con un percorso unico.

DALL’EQUITAZIONE AL TRAIL-RUNNING

La corsa a piedi ha sempre fatto parte della vita di Anne-Lise Rousset. Ma forse non proprio nel modo in cui lo si potrebbe immaginare. Soprattutto all’inizio, quando era ancora adolescente: «Alle medie, la mia professoressa di educazione fisica insisteva perché partecipassi alla corsa campestre con l’UNSS [NdT: Unione nazionale francese per lo sport a scuola], ma io praticavo l’equitazione. Ho sempre amato la natura. Da piccola, mio padre mi portava a fare lunghe passeggiate».
Nonostante la riluttanza iniziale, alla fine si ritrova ad appuntarsi un pettorale per una gara regionale di corsa campestre nella regione del Cantal, dove è cresciuta. E questa specie di imposizione si trasforma presto in passione. Al liceo, sceglie come specialità l’atletica. Non per la competizione, ma per il puro piacere di correre.
Forse è per questo che durante gli studi di veterinaria a Clermont-Ferrand, invece di interrompere la pratica sportiva, sceglie di affrontare il Raid. Più vicina alla natura, più interessata alla condivisione che al confronto, si è rivelata al fianco di Adrien Séguret, che è diventato il suo allenatore e poi suo marito.

Tra mountain bike, arrampicata, canoa e corsa a piedi, sceglie rapidamente il trail-running, che corrisponde meglio alle sue caratteristiche. Nel 2013 vince il Trail des Hospitaliers. Un anno dopo, sigla il primo successo della sua giovane carriera imponendosi alla CCC (Courmayeur-Champex-Chamonix). Nel 2015 fa parte della delegazione francese selezionata per il Campionato del mondo di Trail-running ad Annecy.
Passo dopo passo, pietra dopo pietra, diventa una delle atlete che contano. Tuttavia, si distingue per la sua scelta di portare avanti la sua vita professionale, esercitando il mestiere di veterinaria in Alta Savoia, e dividendo il suo tempo tra allenamenti, vita familiare e ambulatorio. «Non ho mai voluto diventare una sportiva professionista. Mi è già stato proposto, ma io amo il mio lavoro. Lo sport è una passione e per me rimane tale. Quando il trail-running diventa il tuo lavoro, è un’altra storia», spiega Anne-Lise Rousset.

IL GR20 COME LEVA


Il GR20 è la sua sfida. Anche quella di suo marito, Adrien. Dal 2021. L’arrivo di Faustin nella loro quotidianità non cambia nulla, anzi: aggiunge colore ed emozioni ancora più forti. Se il record del GR20, a meno di un anno dal parto, sembra una follia, «Adrien aveva già pensato a tutto. Mi fido di lui», spiega. Dopo 170 km e 13.000 m di dislivello positivo, il 14 giugno 2022 frantuma il record precedente di oltre cinque ore, diventando la prima donna a passare sotto la barra delle quaranta ore.
Questa prestazione segna una svolta nella sua carriera. Certo, i risultati rimangono il filo conduttore, ma ora sono affiancati da parole come “sfida”, “condivisione”, “piacere”... parole forti. È stato questo approccio diverso alla prestazione sportiva che l’ha portata nel 2023 a vincere il titolo francese di campionessa di trail-running di lunga distanza, a classificarsi seconda all’Hardrock lo stesso anno, e a puntare oggi ancora più in alto.

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