Léo Slemett
Lo sci è la penna con cui scrivere i tuoi pensieri.
- Paese
- Francia
- Nato/a nel
- 1993
Per lui, la montagna è una pagina bianca. Un paradiso niveo per un artista delle vette. Su questi versanti immacolati, con gli sci ai piedi, Léo Slemett disegna delle linee, proprio come scrive la sua storia e lascia un segno in quella del Freeride World Tour (FWT).
Dallo slalom al backflip
Léo è cresciuto ai piedi del Monte Bianco, con tanti sogni in testa. La sua passione per lo sci nasce tra i picchetti dello slalom dove scopre l’ebbrezza della velocità. Con gli sci da gigante esegue i primi backflip. Affascinato dai video di Candide Thovex e gli exploit di Aurélien Ducroz, lo sportivo di Chamonix nutre una grande passione per il freestyle.
Disputa la prima gara nel 2011, negli Stati Uniti. Una rivelazione, o piuttosto una conferma. Due anni dopo, sbarca sul FWT. Il giovane, modesto e discreto, si ritrova in vetta tra i migliori freerider del mondo. Il rookie ha appena 20 anni! Un primo record di precocità. Anche se qualcuno lo guarda con condiscendenza, Léo sa dove andare. L’apprendimento però è duro e lo relega nell’anticamera dell’élite nel 2013−2014. Poco importa! Per questo lavoratore tenace, il progresso sarà in seguito rapido e lineare...
L’enfant prodige di Chamonix
Guidato dal suo istinto animale, Léo Slemett prende il volo. Dopo due stagioni piene di promesse, con una preparazione fisica migliore e mentalmente più maturo, solca i corridoi innevati con grazia, effettua salti mostruosi e colleziona run vincenti, diventando campione del mondo di freeride, nel 2017, a Verbier. Eccolo all’apice, a soli 23 anni! Una cosa mai vista.
L’exploit è tanto più immenso che un anno prima, la montagna che lui tanto ama gli ha preso l’amore della sua vita: Estelle Balet, la campionessa del mondo di snowboard estremo. La valanga avrebbe potuto portarsi via tutto. Ma per Léo ci sarà un futuro, glielo promette. Allora più che una semplice vittoria, quella al FWT segna l'inizio della sua ricostruzione.
Nei panni di un esploratore
Léo Slemett è un esteta. Perfezionista all’infinito, ama le belle curve, le linee uniche. Con questo spirito creativo, associato a quello dei suoi amici di Chamonix, "l’enfant de la Vallée Blanche”, laureato in marketing e comunicazione, crea con Julbo la maschera Fam Cham, un "pro-model" pieno di elementi grafici. La stessa banda di amici (in particolare, Vivian Bruchez e Mathéo Jacquemoud) con cui oggi percorre la montagna, in sci alpinismo o parapendio, ed esplora il pianeta, una spedizione dopo l’altra: Georgia, Pakistan, Groenlandia, Iran, Russia, Alaska, Nepal… per dar vita ai suoi progetti di film, raccontarci le sue avventure. E vedere più in grande.