Chloé  TRESPEUCH
Ski cross
Chloé TRESPEUCH
Snowboard - 30 years

Era solo una bambina. Diciassette anni e qualcosa. Una ragazzina sconosciuta al resto della squadra, e sicuramente molto stressata sulla linea di partenza di Arosa, al via della Coppa del Mondo di snowboard cross. In quel momento, quel giorno d’inverno del 2011, Chloé Trespeuch non lo sa ancora, ma ha appena cambiato il corso della sua vita.

 
LE OLIMPIADI DI SOCHI COME TRAMPOLINO DI LANCIO

 

La snowboarder Julbo impara rapidamente. E bene. Una gara dopo l’altra in Coppa del mondo, e poi l’esplosione alle Olimpiadi di Sochi. Ha 20 anni e torna dalla Russia con una medaglia di bronzo al collo. I Giochi olimpici hanno avuto sulla giovane di Val-Thorens un effetto dirompente. Ha vinto la sua prima Coppa del Mondo nel 2016, e l’inverno successivo un altro bouquet, prima di aggiudicarsi l’argento ai Mondiali del 2017.

Un decennio dopo il suo debutto, Chloé Trespeuch, che vive parte del tempo in Savoia e parte sui monti d’Or, nella periferia di Lione, è ora una delle migliori del circuito. Ha guadagnato in maturità. E in regolarità. Al di là dello sport, però, questa studentessa di Scienze politiche è anche impegnata per l’ambiente. In particolare, ha co-fondato ecoglobe.fr, un’associazione per la protezione dell’ambiente, il cui obiettivo è di preservare la natura e la sua diversità per le generazioni future.

Durante l’inverno 2021-2022, la giovane atleta effettua una serie di belle prestazioni. Dopo diversi podi, si ritrova al secondo posto assoluto in Coppa del mondo, quando i giochi si profilano all’orizzonte. E non nasconde di voler assaporare di nuovo l’euforia delle vette olimpiche.

 

UNA VITA NOMADE

La scoperta del percorso cinese in novembre (5a classificata) le ha permesso di adattare la sua preparazione: «Faremo un po' di preparazione fisica; dato che in Cina il percorso è ultra-fisico, è bene tenersi pronti. Cercheremo di riprodurre lo stesso sforzo, in modo che sia più facile da vivere alle Olimpiadi», ha confidato alla stampa. La situazione sanitaria del pianeta costringe però anche Trespeuch e la nazionale francese a modificare l’approccio alla grande kermesse invernale. «Siamo partiti da casa il 1o gennaio e sarò di ritorno dopo le Olimpiadi. Vogliamo essere prudenti e continuare la preparazione.»

Una vita nomade e qualche sacrificio per un obiettivo finale: diventare la prima campionessa olimpica francese di snowboard cross a Pechino.

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