Sturla  HOLM LAEGREID
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Ski nordique
Sturla HOLM LAEGREID
Biathlon - 27 years

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"Lavorare sodo, sentirsi bene"

Folgorante” si dice di qualcosa che è intenso e improvviso, e colpisce per il suo splendore.

È così che il norvegese Sturla Holm Laegreid è arrivato nell’arena del Biathlon mondiale. Quando nessuno se l’aspettava, illumina la stagione 2020-2021 con le sue stupefacenti prestazioni da record, ma anche e soprattutto per la sua disinvoltura dietro la carabina. Da allora, è diventato un punto fermo nel Biathlon maschile e il sorriso che sembra non perdere mai lo rende uno dei biatleti più avvincenti del circuito.

 

Stagione 2020-2021, la scintilla

Dicembre 2020. Martin Fourcade si è appena ritirato, lasciando il Biathlon nelle mani del suo miglior nemico, il norvegese Johannes Boe. Ci si chiede chi sarà in grado di tenergli testa: i francesi Fillon Maillet e Jacquelin? Lo svedese Samuelsson? Suo fratello maggiore Tarjei? Alla fine, sarà un altro “Norge”, sconosciuto agli appassionati della disciplina, e il cui nome è difficile da pronunciare correttamente: Sturla Holm Laegreid!

 

In quella stagione a porte chiuse, è la sorpresa in assoluto, al centro di tutte le discussioni e i pronostici, e che rende ogni gara più appassionante. Totalizza 15 podi e 6 vittorie, vince le piccole sfere della gara individuale e dell’inseguimento, diventa il primo biatleta nella categoria maschile a vincere quattro titoli mondiali (mass start, individuale, staffetta e staffetta mista) e si concede anche il lusso di stuzzicare Johannes Boe fino all’ultima gara della stagione, per poi arrivare secondo nella classifica generale di Coppa del mondo, a 13 punti dal leader. Pazzesco!

 

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Un tiratore d’élite

Dietro questo successo, un ingrediente fondamentale: il suo tiro! Con una percentuale di successo del 95% in posizione prona e dell’88% in piedi, è il miglior tiratore del circuito (titolo che condivide con il veterano austriaco Simon Eder). Al poligono di tiro, colpisce per la sua calma e la sua capacità di rimanere indenne alla pressione. Persino Martin Fourcade, un altro biatleta Julbo e re della disciplina, lo ammira e ne loda la maturità.

Sono stati i 22.000 proiettili che ha sparato mentre si stava riprendendo dalla mononucleosi, nel 2019? O le centinaia di ore di video che ha guardato, analizzando la posizione di tiro di Martin Fourcade? O forse la meditazione, che pratica attivamente (forse è il caso di cominciare a seguire il suo esempio, quando sappiamo che anche Hanna Öberg, un’altra biatleta Julbo, è un’assidua praticante)? O la chitarra, che suona con piacere tra una gara e l’altra? O è stata la sua volontà di acciaio? Probabilmente un po’ di tutto questo...

Ma attenzione a non limitarlo in questo ruolo di tiratore. Non si arriva secondi due volte di fila alla Coppa del mondo solo grazie alle prestazioni al poligono. Hanno sicuramente contribuito alla sua vittoria, è innegabile... ma non sono tutto!

Da uomo meticoloso qual è, Sturla Holm Laegreid, che fino al 2020 combina le competizioni di alto livello con gli studi in ingegneria sulle energie rinnovabili, è costantemente alla ricerca di dettagli che possano aiutarlo a progredire: il cibo, il modello di carabina, la tecnica di sci... Una ricerca dell’eccellenza che spera possa un giorno condurlo al Graal, la Sfera di cristallo.

 

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